Phil Hellmuth fa sua una prop bet da $23.000 giocando contro un professionista di tennis
Le prop bet più pazze e curiose trovano sempre un florido terreno nel circuito dei poker pro americani e, questa volta, il protagonista è nientepopodimeno che Phil “The Poker Brat” Hellmuth.
Una scommessa che ha visto da una parte un professionista di tennis (del quale il nome non è trapelato), dall’altra il pluri braccialettato Hellmuth. Quale la prop bet? Che il poker pro fosse riuscito a rispondere ad un servizio del tennista.
Per vincere $7.000 “The Poker Brat” avrebbe dovuto rispondere ad uno di 20 servizi del professionista di tennis. Con una regola però: per essere valido, un servizio, non avrebbe dovuto superare le 80 miglia orarie (bel colpo di furbizia di Hellmuth visto che, in media, un tennista maschile batte a 114mp/h).
Un ulteriore premio di $16.000 ci sarebbe stato se lo stesso Hellmuth sarebbe stato in grado di fare un punto. $2.000, invece, quello che avrebbe perso il poker pro in caso non ce l’avesse fatta.
Di certo Hellmuth non è noto per la sua strepitosa forma fisica che, unita ai 54 anni di età, lasciavano presagire la vittoria in pugno per il tennista professionista. Ma così non è andata. E precisamente all’ottavo servizio Hellmuth è riuscito non solo a spedire la pallina nell’altro campo ma pure…a segnare il punto!
The moment of truth: my $23,000 return of serve, and point! [First we discuss running it back] $7,000 I couldn’t return 1-in-20 80 MPH serves from a pro + $16,000-to-my-$2,000 I couldn’t score a point..Hello $23,000! #SlopCounts #Lucky #UnForcedErrorCounts #GoingWClutchShot pic.twitter.com/PiOlRCSXLw
— phil_hellmuth (@phil_hellmuth) 6 dicembre 2018
Di certo Hellmuth sa il fatto suo quando si tratta di prop bet. Non è poi la prima volta che dimostra in questo modo la sua dimestichezza in termini atletici e sportivi.
Nel 2017 infatti Doug Polk ha scommesso, 1 a 10, che Hellmuth non sarebbe riuscito a fare un canestro da tre punti. Con il risultato che $10.000 sono finiti facili facili nelle tasche di un “The Poker Brat” che pure del basket nascondeva uno dei suoi hobby e passioni.
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