I primi vagiti di Daniel Negreanu nel grande poker ha avuto un grande nemico: i Sit & Go. Il grande campione canadese, come rivelato dal giocatore e vlogger Aaron Barone, era partito in questo modo. Poi, per sua fortuna, le cose sono andate molto bene, al punto da potersi dedicare ai tornei MTT.
Il rapporto tra Daniel Negreanu e i Sit & Go
Aaron Barone, con un tweet pubblicato qualche giorno fa, ha svelato il suo approccio con Daniel Negreanu. Tutto ha avuto inizio con alcuni video girati per lavoro. Poi tutto si è spostato ai tavoli online: “È stato molto divertente perché non ero praticamente nessuno e questa era una festa che lui organizzava con i suoi amici. Ricordo che c’erano persone che giocavano a backgammon, in un angolo c’era una macchina arcade per i videogames, come quella dei bar e la casa aveva due forni. Era la prima volta che vedevo qualcosa del genere. Roba da calciatore”.
“A un certo punto – prosegue Aaron Barone – , Daniel mi ha chiesto dei SNG e mi ha chiesto se poteva guardarmi giocare ad alcune partite. Daniel Negreanu voleva vedere ME giocare? È stato un onore. Mi ha portato nel suo ufficio, ha effettuato l’accesso a PokerStars e ha aperto la mia specialità: i SNG turbo 9-max. Ero così orgoglioso. Mi ha guardato giocare per qualche minuto, fino a quando non si è annoiato del mio stile molto nitty. Ha detto qualcosa del tipo: ‘Ok, ma non so se questo è vero poker’. Poi è tornato alla festa e sono rimasto solo in ufficio per altri 45 minuti a giocare la sessione”.
Dopo questo racconto, è arrivata la risposta di Daniel Negreanu. Come di consueto con un tono divertito e divertente, il canadese ha fornito la sua posizione: “Amico, me lo ricordo vividamente. Vederti foldare KQ dello stesso seme a 9 handed mi ha fatto un po’ sbarellare, non perché fosse una cosa non corretta, ma proprio perché si supponeva fosse una strategia vincente! Haha l’ho odiato così tanto, ma sono rimasto davvero colpito dal fatto che si potessero giocare in oltre 40 tavoli e foldare in continuazione”.