Il Bitcoin compie ben 15 anni. La criptovaluta più famosa, nonché la prima, festeggia il suo compleanno in un clima particolare, carico di attese e con un futuro potenziale molto radioso davanti a sé.
Il 2023 si è caratterizzato per una crescita importante e tutto sommato regolare. Il 2024 consegnerà alla storia la decisione della SEC circa l’approvazione degli ETF spot, che a prescindere dall’esito inciderà e non poco sulle prospettive del mondo crypto.
Quale migliore occasione, dunque, per un excursus sulla storia delle criptovalute? Preparatevi dunque a un “denso viaggio” dal 2009 ai giorni nostri.
Le tappe fondamentali delle criptovalute
La storia delle criptovalute inizia proprio con la nascita di Bitcoin, avvenuta nel 2009. Creato da una persona o un gruppo anonimo (non è ancora ben chiaro) conosciuto come Satoshi Nakamoto, il Bitcoin ha rappresentato una vera rivoluzione per il mondo finanziario. Con il suo concetto di decentralizzazione e l’architettura basata sulla blockchain, ha spianato la strada a un sistema alternativo, avulso dal controllo delle istituzioni tradizionali e caratterizzato da transazioni potenzialmente inviolabili.
Dopo il lancio di Bitcoin, l’interesse verso le criptovalute ha iniziato a crescere. Tra il 2011 e il 2013, altre criptovalute come Litecoin e Ripple (che puntava a migliorare le transazioni bancarie internazionali) hanno iniziato a emergere. Queste nuove criptovalute hanno cercato di superare alcune delle limitazioni di Bitcoin, offrendo tempi di transazione più rapidi, maggiore efficienza energetica, o maggior anonimato.
Il periodo tra il 2013 e il 2017 ha visto un’espansione sia in termini di tecnologia che di diffusione. Ethereum è stato lanciato nel 2015, introducendo il concetto di smart contract, che ha esteso le possibilità della blockchain ben oltre le semplici transazioni monetarie.
Questi contratti “intelligenti” hanno permesso lo sviluppo di applicazioni decentralizzate (dApps), aprendo nuove vie per l’uso della tecnologia blockchain in vari settori, dalla finanza alla logistica.
Il 2017 è stato un anno fondamentale per le criptovalute, con una crescita esponenziale dei prezzi e un interesse diffuso da parte del pubblico e degli investitori. Bitcoin ha raggiunto livelli di prezzo senza precedenti, e il fenomeno delle Initial Coin Offerings (ICO) ha preso piede.
Questo metodo di raccolta fondi ha permesso a numerose nuove criptovalute e progetti basati su blockchain di raccogliere capitali significativi, sebbene non senza controversie e problemi legati a truffe e mancanza di regolamentazione.
Tuttavia, con l’aumento dell’attenzione, sono emersi anche problemi e sfide. La scalabilità è diventata un problema significativo per Bitcoin e altre criptovalute, portando allo sviluppo di soluzioni come il Lightning Network per Bitcoin e lo sharding per Ethereum. La volatilità dei prezzi e l’uso di criptovalute in attività illecite hanno attirato l’attenzione dei regolatori di tutto il mondo, scatenando un acceso dibattito su come bilanciare innovazione e protezione degli utenti.
Il 2018 e il 2019 sono stati anni di consolidamento e regolamentazione, con molti paesi che hanno iniziato a delineare le proprie politiche sulle criptovalute e la tecnologia blockchain. Questo periodo ha visto anche la nascita di nuove categorie di criptovalute, come le stablecoin, progettate per ridurre la volatilità legando il loro valore a valute fiat o altri asset.
Il 2021 è stato un anno importante, in quanto ha visto l’approvazione dei primi strumenti quotati “regolarmente”. Il riferimento è all’ETF sui future del Bitcoin, che però non ha ottenuto i risultati sperati in termini di diffusione. Parallelamente, le criptovalute hanno dimostrato di saper tenere botta durante gli sconvolgimenti della pandemia, in alcuni casi proponendosi come rifugio al caos economico-finanziario.
La situazione attuale
Oggi, il panorama delle criptovalute è più ricco e diversificato che mai, con progetti che spaziano dalla finanza decentralizzata (DeFi) ai token non fungibili (NFT), che stanno ridefinendo il concetto di proprietà digitale.
La tecnologia blockchain, di cui Bitcoin si è fatto portatore, sta trovando applicazioni in numerosi settori, promettendo di portare trasparenza, sicurezza e efficienza. Nonostante le sfide, la storia delle criptovalute continua a essere scritta, con nuove innovazioni e applicazioni che emergono costantemente, promettendo di plasmare il futuro del denaro e delle transazioni digitali.
Dal punto di vista della reputazione, le criptovalute hanno percorso una strada lunga e tortuosa. Inizialmente viste come una novità o addirittura un veicolo per attività illecite, ora sono riconosciute come una classe di asset legittima, con aziende e istituzioni finanziarie che esplorano il loro uso. La volatilità dei prezzi rimane una preoccupazione, ma anche una fonte di interesse per gli investitori che cercano rendimenti elevati.
Il passo definitivo potrebbe essere compiuto a breve, con la possibile approvazione degli ETF spot sul Bitcoin. Ciò segnerebbe l’entrata ufficiale del Bitcoin, e per estensione delle criptovalute come asset class, nell’alveo degli strumenti “normali”.