Ottimizzare le puntate per massimizzare i profitti

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Come bilanciare le strategia di puntata e la gestione dello stake

In attesa degli imminenti Europei di calcio ed Olimpiadi è giunto il momento di compiere un ulteriore step nello studio e nella costruzione di un efficiente sistema di gioco.
In passato abbiamo introdotto dei concetti basilari come la gestione del denarola specializzazione sui mercati, il calcolo della probabilità implicita con l’analisi delle quote e del valore; ora cerchiamo di utilizzare queste conoscenze per ottimizzare il nostro modo di giocare.

Se in precedenza ci siamo preoccupati principalmente di offrire un modo chiaro e comprensibile di gestione delle puntate, con l’intento principale di limitare le eventuali perdite e favorire le opportune correzioni, adesso ci focalizziamo sul massimizzare i profitti.

Come ben sappiamo le scommesse non sono tutte uguali: ogni evento avrà una quota che esprimerà numericamente una probabilità implicita e potenzialmente un valore. Perché di fronte a valori differenti dovremmo scommettere importi identici?
A questa domanda retorica rispondiamo introducendo un concetto di gestione dello stake e modulazione delle puntate.

Il criterio di Kelly  (Kelly Criterion) è basato sul lavoro di John Larry Kelly Jr. del 1956 (A new interpretation of information rate). La formula matematica che ci conduce all’esatta percentuale del nostro stake è questa:

[(quota-1*probabilità attesa) – (1-probabilità attesa) /  (quota -1)]  *100

Facciamo un esempio numerico e immaginiamo di scommettere su una partita di calcio sul segno over 2,5 a quota 2,10, con una probabilità statistica da noi calcolata del 51% (sappiamo quindi già ora di avere un valore sulla scommessa); inserendo i dati nella formula troveremo la percentuale dello stake da utilizzare secondo il criterio di Kelly (e quindi l’importo esatto a seconda del nostro “patrimonio”):

[(2,10-1)*0,51 – (1-0,51)  / 2,10-1 ] *100
[(1,10*0,51) – 0,49 / 1,10] *100
[0,561- 0,49/ 1,10 ] *100
[0,071/1,10] *100
0,0645 * 100 = 6,45%

Supponendo che l’ammontare dei fondi destinati alle scommesse sportive sia di 1000€, in questo caso la puntata corretta suggerita dal criterio di Kelly è 64,5€. (Non è necessario eseguire questo calcolo sulla percentuale di stake da utilizzare: è sufficiente googlare Kelly calculator per trovare applicazioni che lo eseguono direttamente nel browser).

Non ci sentiamo di consigliare l’applicazione del criterio di Kelly in modo puro: il settore delle scommesse sportive non offre garanzie: possono capitare dei periodi negativi che ridurrebbero il nostro capitale compromettendo tragicamente le strategie future di puntata, oppure semplicemente il rischio di sopravvalutare le possibilità che un evento accada verrebbe pagato in modo ben più caro rispetto alle puntate standard. La parola chiave è cautela quando si operano delle modifiche negli importi delle puntate, per abituarci al nuovo livello di rischio che il cambiamento rappresenta.

Possiamo invece suggerire di utilizzare una versione frazionaria del criterio di Kelly (fractional Kelly), nella percentuale del 50% (half Kelly) o inferiore (secondo la propensione al rischio).
L’obiettivo resta sempre quello di massimizzare i profitti, ma con un occhio attento alla gestione di eventuali perdite: se la performance sarà positiva il capitale aumenterà (magari un po’ più lentamente rispetto al Kelly puro) mentre la volatilità degli investimenti si ridurrà enormemente.

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