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Tempi duri per il Poker in Cina. Il governo cinese infatti sta preparando un blocco sia del poker online e sia di quello live. Lo conferma anche Pokerstars con la decisione di dire addio a Macao.
I tempi belli sono finiti in Cina per il Poker. Quello che poteva essere un mercato impressionante, rischia di essere una semplice chimera. Infatti da più parti si parla di un possibile ban da parte del governo cinese al gioco d’azzardo e al poker in particolare. Una mossa che spiazza tutti e che potrebbe avere delle ripercussioni notevoli nel mercato globale del poker.
E a tal proposito arriva l’addio di Pokerstars a Macao. La room dalla picca rossa infatti dal 2013 aveva aperto la sua prima “Pokerstars Live Room” al City of Dreams. Lo afferma Eric Hollresiser, portavoce storico del gruppo: “Possiamo confermare che la collaborazione con il City of Dreams di Macao è terminata. Stiamo lavorando per garantire continuità nel portare eventi live di qualità in Asia“.
Un futuro assai buio attende il poker in Cina e quindi si è già aperto il toto-scommesse, in quale città asiatica potrebbe approdare la disciplina. In molti indicano Manila che negli ultimi due anni ha ospitato diversi high roller e alcuni eventi dal buyin popolare che hanno fatto registrare il sold out. Dunque dalla Cina alle Filippine, sperando che non ci siano problemi con le autorità locali. In Asia il poker vuole esplodere a 360 gradi.
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