Il Casinò di Campione d’Italia è fallito: la sentenza del Tribunale di Como

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Casino di Campione d’Italia: la storia e quali eventi si giocano

Il casinò di Campione d’Italia è fallito. Lo ha stabilito il tribunale di Como che ha già nominato i curatori. Dopo mesi sempre più difficili, è arrivata una sentenza che tutti si aspettavano. Oltre 600 posti di lavoro spariscono di colpo. 

Il Casinò di Campione d’Italia non c’è più. O meglio, sparisce dalla cartina geografica del gioco in Italia. A metà pomeriggio arriva la sentenza del Tribunale di Como e con essa il fallimento ufficiale della nota casa da gioco. Un fallimento annunciato, dopo anni difficili per le casse del casinò e che negli ultimi mesi hanno visto aggravarsi la situazione.

Sono oltre 600 i posti di lavoro al momento persi, senza contare il danno che si verificherà per l’indotto in generale, fra Hotel, ristoranti e bar. Un colpo durissimo all’economia generale, per questo lembo di terra italiana all’interno del confine svizzero. E sparisce anche un grande punto di riferimento per i giocatori di poker.

Nel corso degli anni, dal 2010 in poi soprattutto, il Casinò di Campione era diventato il fulcro dell’azione live per il poker. Tornei e cash game, con IPO e WSOP Circuit in testa a far segnare record. Oltre ai canonici Barracuda, Heads Up Championship e in passato teatro di battaglie per IPT, EPT e altri circuiti di un certo spessore.

In attesa di sapere altre novità sul destino del casinò di Campione, il Tribunale di Como ha nominato i curatori e fatto appendere i sigilli agli ingressi del casinò. La struttura resta chiusa e con essa se ne va un pezzo di storia del gaming terrestre italiano. Una brutta pagina per tutti.