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Il poker live nei circoli italiani è di nuovo a rischio. Sembra infatti che la Lega nel Decreto Dignità punti a nuova battaglia, che potrebbe trasformarsi in una regolamentazione del settore. Intanto arrivano i bilanci dei primi sette mesi dei casinò italiani.
Non c’è pace per il gioco e soprattutto per il poker live in Italia. Nonostante le rassicurazioni del Ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani, si addensano nuove nubi sul poker nei circoli. La Lega infatti sembra decisa a contrastare il fenomeno. Ricordiamo che il settore attende dal 2006 una regolamentazione, dopo aver incassato tre pareri positivi della Corte di Cassazione.
A distanza di qualche settimana quindi si riaccende il dibattito e con l’approvazione del Decreto Dignità sembra sia partita una nuova offensiva, soprattutto per cercare di regolamentare il settore una volta per tutte. Non più circoli senza leggi, ma un qualcosa di regolamentato in modo anche da recuperare entrate per l’erario. Altri giorni di tensione insomma attendono i club italiani.
Intanto arrivano anche i dati sulla raccolta gioco dei casinò Italiani nei primi setti mesi del 2018. Sono dati in crescita e la cosa stona soprattutto alla luce del fallimento del casinò di campione. Proprio in questa casa da gioco sono stati raccolti in totale 45.3 milioni di euro. Di questi 21 mila nel poker in versione torneo e altri 276 mila nel cash game.
Passiamo al Casinò di Venezia. Sia a Mestre e sia a Venezia il poker come tornei non ha praticamente azione. Il cash game invece decolla con 120.000 euro a fronte di 53 milioni di raccolta complessiva nel gioco.
Molto bene anche Saint Vincent e Sanremo. Nel casinò valdostano il poker dopo una lunga inattività, registra una netta crescita: 50 mila euro per i tornei e quasi 200 mila euro per il cash game. Infine Sanremo ha dalla sua una raccolta di 30 mila euro per gli MTT e poco più di 105 mila euro nel cash game.
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