Cos’è un NFT frazionalizzato? Quali vantaggi apporta per il suo possessore? In che cosa differisce dagli NFT classici? Si pongono queste domande coloro che hanno intravisto negli NFT una opportunità di investimento o semplicemente hanno manifestato interesse per questo mondo.
Vale dunque la pena approfondire la questione, spiegando cosa siano gli NFT frazionalizzati, anche e soprattutto in relazione alla forma base, ovvero a quella intera. Lo faremo in questa breve guida, che sarà anche corredata di alcuni esempi lampanti.
Token, NFT ed NFT frazionalizzati
Come suggerisce il nome, un NFT frazionalizzato – o frazionario che dir si voglia – è l’NFT che rappresenta la parte di un NFT intero.
In buona sostanza, un NFT viene diviso in più parti, le quali possono essere commerciate in maniera distinta.
Questa forma peculiare è nata per sopperire a una esigenza, ovvero consentire a più persone di partecipare alla proprietà di NFT altrimenti troppo costosi. D’altronde, per definizione l’NFT è “unico”, non fungibile, dunque può avere un solo proprietario.
Per chi non sapesse cosa siano gli NFT, rimandiamo alla guida che abbiamo pubblicato qui. In buona sostanza, gli NFT sono token unici, che rappresentano un oggetto (o anche un diritto) specifico. Differiscono dagli altri token proprio per la loro non fungibilità, per l’impossibilità di agire quali unità di conto. Insomma, ogni NFT ha un valore tutto suo.
Il funzionamento degli NFT frazionalizzati è molto semplice dal punto di vista di chi li acquista e li compra ma più complicato dal punto di vista dei programmatori. Infatti, per creare un NFT frazionalizzato è necessario utilizzare due standard:
- l’ERC 720, per creare l’NFT intero;
- l’ERC 20, per creare le parti, le frazioni di NFT e, in ultima analisi, gli NFT frazionalizzati.
Perché gli NFT frazionalizzati sono utili
Gli NFT frazionalizzati / frazionari sono una novità degli ultimi tempi, ma sono già sulla cresta dell’onda. D’altronde, apportano molti vantaggi e rispondono ad esigenze estremamente comuni. Ecco i pregi più evidenti degli NFT frazionalizzati.
- Accessibilità. La possibilità di dividere un NFT consente a più persone di godere della proprietà dell’NFT medesimo. Inoltre, consente anche a chi non dispone di grandi budget di acquistare NFT costosi, o per meglio dire delle parti di esso.
- Maggiore liquidità. La conseguenza più lampante è l’entrata nel mercato di un gran numero di individui, ovvero di persone comuni, con budget “normali”.
- Chiarezza del prezzo. Gli NFT più costosi muovono meno transazioni, proprio per la necessità di allocare budget elevati. Di conseguenza, le informazioni a riguardo sono risicate. Gli NFT frazionalizzati, invece, “hanno più mercato” e quindi sono coperti da una certa mole di informazioni riguardanti il prezzo. Tutto ciò permette agli investitori di orientarsi meglio.
- Maggiore visibilità per i creator. Se gli NFT frazionalizzati hanno più mercato, allora i creatori dell’opera cui le frazioni di NFT fanno riferimento raggiungono più persone e vantano maggiori possibilità di farsi un nome.
Alcuni esempi di NFT frazionalizzati
Per comprendere meglio in cosa consistano gli NFT frazionalizzati può essere utile riferirsi ad alcuni esempi.
- NFT frazionalizzati di oggetti in game. Nella maggior parte dei casi questi NFT sono ancora in fase beta, pur apparendo già ora molto interessanti. Nello specifico, questi NFT permetteranno ai giocatori online di “unirsi” per acquistare insieme degli importanti e costosi oggetti in game, da utilizzare collettivamente.
- NFT frazionalizzati di proprietà immobiliari. Anche questi NFT sono per ora in nuce, sebbene si segnalino alcuni esperimenti interessanti. Sono comunque molto interessanti in quanto consentono di frammentare la proprietà e quindi vendere gli appartamenti in quote, come per altro accade nelle stipule ordinarie (quelle ex rogito).
- NFT frazionalizzati simil-titoli azionari. Gli NFT frazionalizzati sono perfetti per simulare la proprietà polverizzata, tipica delle società quotate in azioni.