Staking crypto: cos’è, come funziona e quanti si guadagna

0
222
Staking crypto

Lo staking crypto, o per meglio dire lo staking delle criptovalute è un’attività collaterale all’investimento in valute digitali che sta riscuotendo un crescente successo. Consente, almeno in linea teorica, di guadagnare dalla sola detenzione in portfolio delle criptovalute.

Ne parliamo qui, spiegando in cosa consiste, presenta i vantaggi che apporta, le criticità che lo caratterizzano e gli eventuali rischi a cui sottopone.

Cos’è lo staking di cryptovalute

Per comprendere cosa sia lo staking crypto è necessario capire come viene gestito il “consenso” nelle transazioni di criptovalute, ovvero le dinamiche che convalidano le transazioni medesime. I metodi sono due e fanno riferimento a tecnologie inedite. Infatti, le criptovalute non hanno alle spalle un ente terzo, come le banche centrali per le criptovalute, che possano fungere da convalidatori.

Il primo metodo, che è anche il più diffuso, prende il nome di proof of work. Secondo questo metodo, per convalidare le transazioni il sistema chiama in causa tutti i nodi, ovvero tutti coloro che partecipano al sistema stesso.

Tutto inizia dai miner, ovvero dei nodi specifici, che volontariamente si impegnano in complessi calcoli matematici per scoprire il codice dietro ogni singola unità di criptovaluta, renderla così commerciabile e inserirla nel mercato.

Si tratta di un metodo decisamente energivoro, e a tutti i livelli: durante il mining, per scoprire il codice; durante la convalida di ogni singola transazione, per la necessità da parte di tutti i nodi di ripetere il calcolo. Tuttavia, funziona quando le tipologie di scambio possibili sono limitate alle sole transazioni, e quindi al cambio di proprietà.

Il secondo metodo è meno diffuso, più agile e prende il nome di proof of stake. In questo caso, a convalidare le transazioni sono un gruppo di “volontari” che impegnano parte delle criptovalute in loro possesso per fungere da garante. In cambio, secondo dinamiche molto varie, ricevono una ricompensa in criptovalute.

Ecco, l’atto di impegnare parte delle proprie criptovalute per consentire la convalida delle transazioni altrui prende il nome di staking crypto. 

Pro e contro dello staking

Lo staking crypto, dal punto di vista dell’utente, è quindi un’attività che consente di mettere a frutto il capitale in criptovalute. Alcuni lo paragonano dunque alla maturazione degli interessi mediante un conto deposito. In effetti è questo il vantaggio più grande: la possibilità di guadagnare senza fare nulla. Tuttavia, non mancano gli svantaggi e le criticità.

La più importante riguarda l’uso che si può fare di queste criptovalute. La verità è che chi impegna il proprio capitale per lo staking, non può utilizzarlo. In un certo senso, esso non è più tra le proprie disponibilità. Certo, in base alle piattaforme queste restrizioni possono cambiare, diventando più gravi o più leggere, ma la norma è l’impossibilità di scambiare le criptovalute in staking per un tempo più o meno lungo. Da questo punto di vista, assomiglia sì all’investimento nei conti depositi, ma nei conti depositi ultra-vincolati. 

Un’altra criticità riguarda, per l’appunto, le dinamiche con cui lo staking viene condotto. Dinamiche che possono variare moltissimo da piattaforma e piattaforma, predisponendo un’esperienza ora disagevole ora confortevole, rendendo possibili guadagni importanti o guadagni minimi.

Senza contare le piattaforme malevoli, che includono nello staking anche un’opaca attività di cessione criptovalute a scopo di finanziamento. Non c’è nulla di male a prestare criptovalute, sia chiaro, ma solo quando i termini sono ben chiari e accettabili.

Quanto si guadagna con lo staking crypto?

E’ la classica domanda da un milione di dollari. Purtroppo la risposta è: dipende. Nello specifico, dipende dalle regole fissate dalla piattaforma, oltre che dalla sua onestà di fondo. In genere, i parametri da guardare riguardano la percentuale di guadagno rispetto al capitale impegnato in staking, e le tempistiche delle ricompense.

La percentuale di guadagno nella stragrande maggioranza dei casi si riduce a pochi punti. Va detto che anche qualora si guadagnasse un 2% dal capitale impegnato, la ricompensa sarebbe importante. Le tempistiche, poi, variano da una ricompensa a settimana una ricompensa al mese, anche se non mancano piattaforme che fissano la cadenza delle ricompense nell’ordine dei semestri.