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Il discusso prevvedimento sbarca alla Camera, presentati in aula 450 emendamenti, il PD ripropone quelli bocciati in commissione.
Il difficile percorso nelle aule parlamentari del “decreto dignità” è partito ieri dalla Camera dei Deputati, nella quale sono stati presentati 450 emendamenti al ddl. Nonostante l’impatto iniziale, il Ministro Di Maio è possibilista sul riuscire a far votare e approvare il decreto entro giovedì senza ricorrere alla fiducia. Insiste il PD, che ripresenta in aula tutti gli emendamenti respinti in commissione, relativi perlopiù alla riduzione dei punti di gioco e, sul lato attivo, alle campagne di sensibilizzazione sui rischi del gioco.
In merito per il contrasto al gioco d’azzardo patologico, l’onorevole Silvia Fregolent (PD) chiede un incremento della dotazione del “Fondo per il GAP”, fissato in €35 Milioni per il 2018, €70M per il 2019 e €35M per il 2020. Il fondo dovrà sostenere progetti di reinserimento sociale per persone con certificati problemi relativi al gioco d’azzardo (l’emendamento introduce una speciale “classifica” regionale, garantendo l’avvio dei progetti nelle tre regioni che abbiano registrato la maggior riduzione dei punti gioco…).
Bruno Tabacci (Misto) presenta due emendamenti, uno relativo alla pubblicità dei giochi con vincite in denaro (si rimanda ai Ministeri delle Finanze e dello Sviluppo economico l’individuazione la soglia percentuale di spazi disponibili ai giochi, prevedendo un limite del 30% orario e un limite massimo di due messaggi pubblicitari nelle interruzioni pubblicitarie sui diversi mezzi) e uno relativo al canone di concessione di gioco, commisurato allo 0,35% della raccolta (ad eccezione delle scommesse a distanza a quota fissa con interazione diretta fra giocatori: in sostanza, escluso dal canone il betting exchange).
L’onorevole Marco Osnato di Fratelli d’Italia propone l’AGCOM come autorità competente alla contestazione ed all’irrogazione delle sanzioni per chi infrange il divieto di pubblicità. I concessionari saranno inoltre tenuti a destinare annualmente il 5% della spesa pubblicitaria al fondo per il contrasto al GAP. Fratelli d’italia indica nella forma del regolamento la chiave per contrastare i rischi legati al gioco patologico e illegale: L’AGCOM, di concerto con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, individuerà le linee guida per un formato di pubblicità responsabile, idonee a rendere il consumatore consapevole dei possibili rischi legati al gioco d’azzardo e distinguere le attività e i canali di accesso legali attraverso un’offerta chiara, trasparente e riconoscibile. Il regolamento dovrà prevedere limitazioni di tale pubblicità sulla stampa quotidiana e periodica, sulle pubblicazioni in genere, sulle affissioni e su Internet.
Stay tuned…
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