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Sindacati pronti al confronto con il Governo, le tre sigle chiederanno l’apertura di un tavolo di crisi al Ministero dello Sviluppo Economico.
Il decreto dignità porta con se evidenti problematiche occupazionali per il settore dei giochi in Italia, considerato l’effetto espulsivo dal gioco del provvedimento e dei regolamenti regionali. È questo il tema centrale trattato nell’incontro organizzato da Confindustria, al quale hanno partecipato le tre maggiori sigle sindacali del nostro paese (CGIL, CISL e UIL) e le più importanti realtà del settore, tra le quali Snai, Fit e Hbg, oltre che a tutte le aziende aderenti al sistema Gioco Italia.
Il tavolo di confronto tra le diverse voci in campo ha lo scopo di mettere a fuoco le problematiche occupazionali evidenziate dagli operatori e dalla stessa Confindustria nei giorni scorsi. Importante la partecipazione dei sindacati, che per la prima volta si interessano delle ricadute occupazionali delle normative in via di approvazione nelle sedi legislative.
L’obiettivo sarà quello di aprire un tavolo di crisi al Ministero dello sviluppo economico, nel quale saranno formalizzate le sicure difficoltà alle quali il settore dei giochi sarà costretto.
Dopo una prima fase in cui le sigle sindacali si sono schierate compatte in favore del divieto alla pubblicità previsto nel decreto dignità, assistiamo ad un primo passo verso l’analisi a 360° di uno dei provvedimenti più discussi degli ultimi anni, che di fatto cancellerà tantissimi posti di lavoro.
Stay tuned…
Fonte: AGIMEG
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