Ivey, Hansen e Antonius dettano legge alla Bobby’s Room: partite milionarie

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Concluse le WSOP 2018 a Las Vegas, l’azione torna a concentrarsi soprattutto al Bellagio e precisamente alla Bobby’s Room. Il quartier generale dei grandi giocatori impegnati in sessioni di High Stakes Cash Game. 

Per grandi giocatori come Phil Ivey, Gus Hansen e Patrik Antonius le WSOP rappresentano più un passatempo, che una sicura fonte di guadagno. Infatti il vero profitto in carriera, i tre players in questione, se lo sono costruito ai tavoli di cash game high stakes. Partite milionarie in giro per il Globo. Da Manila ad Hong Kong, passando per Macao e Montecarlo, fino a raggiungere appunto Las Vegas. 

Sono come squali che sentono l’odore del sangue e sono pronti ad avventarsi sulla preda. Infatti in queste partite, se da una parte ci sono loro, dall’altra ecco una sfilza di uomini di affari o di ricchi players amatoriali pronti a combattere in tavoli proibiti per i comuni mortali. Ed è quello che sta succedendo a Las Vegas in questi giorni. 

Concluse le WSOP 2018, l’azione è tornata a concentrarsi alla Bobby’s Room del Casinò Bellagio di Las Vegas. Qui il cash game high stakes la fa da padrone e allora non potevano mancare Ivey, Hansen e Antonius. Partite per portafogli pesantissimi e per cuori non certo deboli. Si gioca in versione “Mixed” con livelli da $10.000-$20.000, alternate a sessioni da $5.000-$10.000. Insomma piatti giganteschi e stack milionari al tavolo. 

Proprio Patrik Antonius e Phil Ivey sono stati immortalati in una foto che li ritrae con tantissime chips davanti a loro. Si parla di stack che superano il milione in dollari, anche se poi realmente le cifre non vengono mai snocciolate a quei livelli. Gus Hansen dal canto suo, ha pensato bene di ravvivare una sessione, con un PLO-Flip. In pratica i sette giocatori al tavolo vanno in allin al buio e in base al board steso dal dealer vince il punto più alto. 

Gus Hansen

Unico obbligo quello di puntare davanti a se almeno 42.000 dollari a testa. Ecco che allora si forma un piatto da 294.000 bigliettoni. Il dealer distribuisce quattro carte a testa, essendo il flip in versione Pot Limit Omaha. Poi gira il board di cinque carte e solo a quel punto i giocatori possono mostrare le loro carte per determinare chi è in possesso del punto migliore. Una gamblata vera  e propria, ma che va di moda alla Bobby’s Room di Las Vegas. Finite le WSOP 2018, si torna a giocare in maniera pesante. 

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