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Durante le Triton Series, oltre alla serie di High Roller dal buyin altissimo, si sono giocate pesantissime partite di cash game high stakes. In una di queste è stata fatta probabilmente la storia, con pot plurimilionari.
Le Triton Series da sempre attirano i più grandi giocatori al mondo, per i payout altissimi e la grande azione anche al di fuori dei tornei. Se a tutto questo aggiungete il fatto, che l’ultima edizione si è tenuta in Corea del Sud, capirete allora che la presenza di giocatori amatoriali dal portafoglio immenso è di gran lunga superiore alle altre tappe. Insomma uno spettacolo unico nel suo genere.
Appare quasi naturale quindi assistere a partite pesantissime e una di queste ha di fatto segnato un nuovo record. Lo racconta il TD J.P. Park: “In tanti anni che faccio questo lavoro, ho assistito a numerose partite di cash game. Spesso pesanti, ma mai come quella giocata questa volta alle Triton Series.
I giocatori si sono seduti con almeno 900.000 dollari davanti a loro, mentre i blinds erano a 3.000-6.000 con un big blind aggiuntivo sul bottone. Senza poi contare i vari struddle aggiunti in corsa d’opera”.
Già da qui si capisce che non si tratta di una partita normale. Il suo racconto prosegue e si arricchisce di particolari. “A metà della partita c’erano qualcosa come 16 milioni di dollari complessivi a formare gli stack totali dei giocatori. Credo che ci siano stati almeno 11 piatti da oltre 2 milioni di dollari. Insomma roba da fantascienza e che non credevo fosse possibile”.
Grandi nomi da una parte, ma anche tanti amatori asiatici. “In questo tipo di partite solitamente i big o comunque i professionisti, sono un numero maggiore rispetto agli occasioni. In questo tavolo alle Triton Series invece, la situazione era molto più bilanciata: diciamo che al tavolo si sono alternati per un 50% assi del poker mondiale e per un altro 50% giocatori amatoriali asiatici che con grande coraggio si sono lanciati nella mischia”.
Le parole di entusiasmo però non sono solo del TD. Anche i vari Antonius e Koon hanno espresso pareri estasiati. “Sono momenti come questi che arricchiscono sotto tutti i punti di vista la carriera di un giocatore” ha affermato Patrik Antonius.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Jason Koon: “Ho anche sfidato l’odore del fumo pur di giocare questa partita leggendaria. Infatti al tavolo era concesso fumare, ma sarebbe stati da pazzi perdersi un’occasione del genere”.
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