Halving Bitcoin 2024: come cambierà il mondo delle criptovalute

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Halving Bitcoin nel 2024

L’appuntamento con l’halving del Bitcoin è fissato per il 25 aprile 2024. Un appuntamento importante, che segnerà un passaggio fondamentale per la storia della criptovaluta più famosa al mondo. Un appuntamento che non può e non deve passare inosservato agli analisti e soprattutto agli investitori, visto le forti implicazioni per le quotazioni. 

Ne parliamo qui, riflettendo sulle possibili conseguenze di questo ennesimo halving del Bitcoin e prendendo ispirazioni dalle dichiarazioni di una famosa analista. 

Che cos’è l’halving

Prima di discutere sulle conseguenze dell’halving del Bitcoin è bene spiegare di cosa si tratta. In realtà, il significato è ben esplicitato dal termine. To halve in inglese significa dimezzare. Cosa viene dimezzato, nello specifico? Semplice: la quantità di Bitcoin che nella pratica ogni attività di mining produce.

Per chi non lo sapesse, il mining è l’attività di estrazione di codice che permette di ricavare nuovi Bitcoin e immetterli nel mercato. Questo meccanismo sostituisce l’emissione discrezione delle banche centrali, e che quindi caratterizza le valute fiat.

Gli sviluppatori del Bitcoin hanno programmato un halving ogni quattro anni. Lo scopo dell’halving è duplice. Da un lato agire preventivamente sui prezzi, secondo i ben noti meccanismi della legge della domanda e dell’offerta. Dall’altro lato, allontanare il più possibile il momento in cui i Bitcoin saranno terminati. Infatti, il numero di Bitcoin, a differenza di quanto accade con le monete tradizionali, è finito

L’halving genera sempre una certa eccitazione tra analisti e investitori. Viene infatti considerato come un giro di boa, come un capitolo importante per quanto niente affatto imprevisto. Dunque, è più che lecito, anzi obbligatorio, indagarne gli effetti per il mercato del Bitcoin e delle criptovalute in generale. 

Il rapporto tra Bitcoin e l’halving

Quando si analizza il rapporto tra Bitcoin e halving è necessario distinguere due livelli: quello teorico e quello pratico. 

Il livello teorico è disciplinato dalla già citata legge della domanda e dell’offerta. Il Bitcoin, al netto delle considerazioni dei detrattori, è un asset come qualsiasi altro, dunque è pesantemente influenzato da questa legge.

Essa dice, molto banalmente, che quando il rapporto tra offerta e domanda si sbilancia a favore della prima, il prezzo tende a salire. E’ logico: se un bene tende a scarseggiare, ma la domanda rimane invariata o addirittura aumenta, chi lo richiede è disposto a pagare di più. 

Ora, l’halving fa proprio questo: sbilancia il rapporto tra offerta e domanda a favore della prima. Riduce la quantità di Bitcoin immettibili nel mercato. Dunque, in linea teorica, il prezzo del Bitcoin dovrebbe aumentare proprio in corrispondenza dell’halving.

Sul piano pratico, le cose potrebbero essere un tantino diverse. In primo luogo, perché la domanda potrebbe scemare parallelamente all’offerta. In secondo luogo, perché questa contrazione dell’offerta è tutt’altro che imprevista, e quindi potrebbe essere scontata ampiamente dal mercato nei mesi, addirittura negli anni precedenti.

Cosa accadrà secondo una famosa analista

I dubbi sul ruolo che l’halving del Bitcoin eserciterà sui prezzi sono alimentati dall’andamento di questo periodo (fine 2023). Il Bitcoin è cresciuto in maniera considerevole per tutto l’autunno, e solo a dicembre ha iniziato a muoversi lateralmente o addirittura a dare segnali di svalutazione. Dunque, al netto dell’impatto di altri fattori, si può pensare che gli investitori abbiano già preso le misure dell’halving, e nemmeno con tanto anticipo. D’altronde, esso si terrà solo tra quattro mesi, che in economia indicano un periodo molto breve.

A pensarla così è una delle maggiori esperte di valute e politica monetaria, Nathalie Janson. La docente e ricercatrice in economia presso il Dipartimento di Finanza presso NEOMA Business School è stata intervistata di recente da Economy Magazine.

Proprio in quell’occasione, ha dichiarato: “‘L’impatto di questo prossimo halving è già stato scontato dal mercato”.

Allo stesso tempo, assegna all’aumento di questo autunno cause più concrete. “La principale motivazione dell’impennata del Bitcoin è questa: grandi imprese di Asset Management come Blackrock e Fidelity hanno presentato una richiesta presso la SEC per autorizzare la vendita di ETF spot Bitcoin”. 

Dunque, risulta evidente: l’impatto dell’halving, pur essendo teoricamente molto pesante, lo è meno di quanto si possa immaginare.