WSOP 2018: Nguyen leader nel PLO High Roller, che folle corsa nell’evento#45

0
829

[RexpansiveSection section_name=”” color_bg_section=”” image_bg_section=”” id_image_bg_section=”” video_bg_url_section=”” video_bg_id_section=”” video_bg_url_vimeo_section=”undefined” dimension=”full” margin=”” layout=”fixed” block_distance=”0″ full_height=”” custom_classes=”” section_width=”” responsive_background=””][RexpansiveBlock id=”block_0_0″ type=”text” col=”1″ row=”1″ size_x=”12″ size_y=”2″ color_bg_block=”” image_bg_block=”” id_image_bg_block=”” type_bg_block=”” photoswipe=”” linkurl=”” zak_background=”” zak_title=”” zak_side=”” zak_icon=””]

Alla ricerca del sesto bracciale. Scotty Nguyen si presenta da chipleader al final table del “$25.000 Pot Limit Omaha High Roller” alle WSOP 2018. Intanto nel “$1.000 Big Blind Ante Turbo” restano appena 41 giocatori a fine day 1 nonostante i 1.712 paganti.

Venti anni dopo il titolo di campione del Mondo, Scotty Nguyen mette nel mirino il sesto bracciale in carriera. E non si tratta di un braccialetto qualunque, ma dell’ambito “$25.000 PLO High Roller” evento#42 alle WSOP 2018. Il day 2 ci consegna i sei finalisti che proveranno a giocarsi la prima moneta da 1.402.683 dollari. Un field davvero spettacolare e che promette scintille nella volata finale. 

Il day 3 si apre con 35 giocatori a premio e in lotta per una delle sei sedie dell’official final table. Ma è un dentro o fuori che non risparmia nessuno e così sono tanti i volti noti che si avviano alle casse: Paul Volpe (32°), Tom Marchese (29°), Erik Seidel (26°), Mike Leah (25°), Sam Soverel (24°), Criag Varnell (16°), Robert Mizrachi (15°), Martin Kozlov (14°) e Jason Mercier (12°) . L’ultimo a mancare l’accesso al tavolo finale è David Benyamine bustato al settimo posto.

Scotty Nguyen imbusta da chipleader e osserva dall’alto in basso tutti i suoi rivali. Per il cinque volte campione alle WSOP c’è uno stack da 7 milioni con cui provare l’allungo decisivo verso il trionfo finale. Ma non sarà certo un viaggio di piacere. Infatti la concorrenza è composto da assoluti campioni, iniziando da quel James Calderaro che riparte dalla seconda piazza a quota 6.445.000. Il player a stelle e strisce è il campione uscente e spera nel bis. 

In corsa poi ci sono anche Shaun Deeb e Ben Yu: il primo accumula 6.305.000 unità, mentre l’ex leader si tiene in agguato con 4.775.000. Proverà la rimonta Jason Koon, che dopo un bellissimo day 2, ha vissuto alti e bassi nella terza giornata, chiudendo con 2.905.000 fiches. Serve il miracolo infine a Ryan Tosoc: è fanalino di coda con 1.300.000

Intanto l’ultima notte alle WSOP 2018 ci consegna un evento assai spettacolare e dinamico. Stiamo parlando del “$1.000 Big Blind Ante Turbo“. Qui il valore dell’ante corrisponde a quello del grande buio e a rendere ancora più estremo il gioco ci pensano i 20 livelli da 30 minuti che hanno segnato la prima giornata di gioco. 

Il dato che salta agli occhi è il numero dell’eliminazioni messe a segno nel day 1. Infatti a fronte di 1.712 ingressi, restano in 41 a giocarsi la vittoria. Questo significa che ben 1.671 players sono stati eliminati nel corso delle 10 ore di gioco. Se non è record, poco ci manca. Generato un prize pool di 1.540.800 dollari da spartire in 257 posizioni “In the Money“: si va dalla ricompensa minima di 1.501$ fino alla prima moneta da 258.255 dollari.

Joseph Cheong

Tanti i big che ci hanno provato e alcuni di essi sono fra i 41 players che hanno completato il giro di boa nel day 1. Steven Wolansky ad esempio è il leader della corsa con 620.000 pezzi. Nella top ten ecco che troviamo il November Nine 2010 Joseph Cheong: per lui 280.000 pezzi. Promossi poi Martin Staszko (247.000), la quota rosa Kathy Liebert (245.000), Manig Loeser (182.000), Matthew Hunt (159.000) e Justin Oliver (101.000).

[/RexpansiveBlock][/RexpansiveSection]