Luigi Pignataro dopo l’anello WSOPC: “Un’emozione magica”

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Fonte Immagine Luigi Pignataro: sito Texapoker

Luigi Pignataro ha vinto il suo primo braccialetto in carriera al WSOPC di Sanremo. Ai microfoni di Acesbook ha raccontato le sue emozioni dopo il trionfo.

Un grande trionfo per chiudere in bellezza il 2023. Luigi Pignataro ha parlato ai microfoni di Acesbook, pochi giorni dopo la vittoria nell’evento SuperStack del WSOPC Sanremo. Queste le sue prime sensazioni: “È stata un emozione davvero magica. Sono stato molto contento sopratutto perché ero nella mia città preferita“.

Luigi ci ha raccontato anche quale è stato il momento in cui ha cambiato marcia. Un momento dopo il quale non c’è stato niente da fare per nessuno: “C’è stata una fase da 9 left a 5/6 left nella quale il mio stack è stato quasi sempre uguale. Poi è cambiato qualcosa, ho preso una decisione difficile e molto molto sottile che mi ha fatto raddoppiare. Da quel momento in poi sembrava che fossi diventato inespugnabile, tutto andava secondo i miei piani. Se non ricordo male, da 6 left ho eliminati tutti e i giocatori rimasti. Sono davvero soddisfatto del gioco espresso“.

Un richiamo per il poker italiano

Prima del cambio di marcia nel final table, Luigi Pignataro ha vissuto un early stage non facile. Anche perchè è stato costretto a ripartire da zero nelle primissime fasi: “Durante il torneo ho avuto molti momenti di down. Al primo bullet sono entrato in late con 100bb ma ho avuto subito un colore a sfavore. Al secondo bullet invece sono salito piano piano e poi c’è stato un colpo al penultimo livello di gioco dove ho trappato e protetto i miei JJ preflop e un player ha fatto una frittata. Così sono volato a 650/700k e ho chiuso il Day a 1.1M. E poi il final table che sapete“.

Più in generale, il WSOPC Sanremo è stato un successo, anche per il movimento italiano. Un possibile monito per la ripartenza del poker nel nostro Paese. Anche se Pignataro ha individuato alcuni dei problemi che hanno rallentato tutto negli ultimi anni: “Il problema del movimento italiano sono prevalentemente i casinò che spesso propendono più a ricevere visitatori e player per il casinò piuttosto che per il poker. Ci vorrebbe un po più di carta bianca e qualche manager che prenda in mano la situazione e azzardi un po’ nell’organizzare. I player italiani sono sempre pronti a frequentare gli eventi di poker ed a maggior ragione in Italia, basta vedere l’affluenza italiana agli eventi maggiori in Europa e non solo“.

L’evoluzione del gioco e il 2024 di Luigi Pignataro

Luigi Pignataro è un fiero esponente della “vecchia guardia” che continua a mettere sotto le nuove leve. La sua eccellente applicazione, vista di recente a Sanremo, è figlia della voglia di conoscere l’evoluzione del gioco: “Il poker si è evoluto molto. Sono cambiate le size, gli approcci ed il modo di pensare. Sono sincero, io in prima persona l’ho notato molto ma devo ringraziare il mio essere veloce ad adeguarmi. Allo stesso tempo però mi rendo conto che alcuni ragazzi che stimo riescono sempre a prendere la decisione giusta al momento giusto. Questo succede perché hanno studiato molto la GTO: mi ci sto avvicinando molto anche io, sono molto curioso, leggo articoli e faccio domande. Prossimamente studierò anche dai libri e farò delle simulazioni. Intanto mi sto perfezionando, soprattuto in late stage, credo sia necessario, quasi vitale“.

Infine al buon Gigetto abbiamo chiesto dei suoi progetti per il 2024 che sta per iniziare. Un anno che lo vedrà particolarmente attivo anche nello European Poker Tour. Ecco i piani di Pignataro: “Nel 2024 sicuramente farò almeno una tappa al mese. Credo che includerò gli eventi EPT di Parigi, Montecarlo, Barcellona e Cipro. Non ho intenzione di esagerare con i tornei dai buy-in più alti. Poi giocherò anche in altri circuiti italiani ed esteri. Infine, giocherò il torneo Invitational da un milione garantito a Vegas, credo aggiungerò 5 giorni prima e 5 giorni dopo per una trasfertina più lunga“.